IL MAR ROSSO SUDANESE
Le acque del Sudan sono considerate le più belle del Mar Rosso e certamente le meno esplorate e sfruttate per il turismo; forse proprio per questa ragione la ricchezza di fauna e flora è quasi inimitabile.
Ogni immersione riserva al subacqueo l’emozione dell’incontro con il grande pesce pelagico e con squali di ogni tipo: pinna bianca, pinna nera, grigi, martello.
Non è possibile elencare tutte le specie di pesci che vedrete e le varietà di coralli fra i quali citiamo solo le foreste di grandi alcionari e gorgonie a frusta.
Anche i relitti fanno la loro parte: splendido quello dell’Umbria che vi riporterà indietro di alcune decine di anni nella storia e ripropone ogni volta il mistero del suo affondamento.
ITINERARI
Itinerario classico:
Partendo da Port Sudan, si navigherà verso Nord per immergersi in relitti e atolli che hanno scritto la storia della subacquea. All’interno del Wingate Reef a 20 minuti di navigazione dal porto, giace il relitto dell’ Umbria, un piroscafo italiano autoaffondatosi il 10/6/1940. Lungo 155 metri, il relitto è perfettamente conservato e all’interno delle sue stive oltre a grosse quantità di materiale bellico, si trovano ancora esemplari di Fiat 1100 destinati al contingente italiano di stanza in Eritrea.
Procedendo verso nord, si raggiunge il faro di Sanganeb dove il fantastico pianoro a punta Sud è teatro abituale di gruppi di
squali grigi, squali martello, nuvole di barracuda e carangidi.
Sulla spettacolare punta Nord i branchi di squali martello si materializzano dal blu. La tappa successiva è Sha’ab Rumi, descritto da Cousteau come uno dei luoghi più belli del pianeta mare. Sulla punta Sud una piattaforma corallina si protende nel blu, qui si possono avvicinare branchi di squali grigi, squali martello, albimarginatus, nuvole di barracuda e carangidi. All’entrata della passe di sha’ab Rumi nel 1964, Cousteau fissò il suo laboratorio sommerso Precontinente 2.
Sha’ab Rumi è uno dei pochi luoghi dove la realtà supera l’immaginazione. 18 miglia a nord si trova Sha’ab Suedi dove
giace il gigantesco relitto del Blue Belt, un cargo da trasporto capovolto sul reef, affondato l’1 dicembre 1977 mentre trasportava un carico di automobili Toyota.
Itinerario nord
Poche miglia ci separano dalla spettacolare immersione di Angarosh, situato a sud est dell’isola di Mesharifa, è facilmente riconoscibile per la sua particolare morfologia esterna, caratterizzata da un ampio isolotto di calcare corallino dalla forma allungata. Il suo nome in arabo significa “madre degli squali” e qui squali martello e grigi sono una presenza costante assieme ad altri pelagici. Questo itinerario è il normale itinerario a Nord che si fa in 15 giorni, ma che è possibile effettuare in una settimana. E' stato studiato in modo da poter effettuare tutte le immersioni previste senza dover rinunciare ad alcuna. Oltre alle immersioni dell'Itinerario Classico Nord ci si immergerà in tutte le più belle immersioni del Nord estremo verso i
confini con l'Egitto come a Angarosh Reef, Abington Reef, Merlo Reef, Qutta el Banna, Mesharifa, Jazirat Maiteb
Itinerario sud di 1 settimana
È un itinerario alternativo al Nord Classico, dove in parte si faranno alcune immersioni note come Sanganeb e Wingate Reef (relitto dell'Umbria) che rimangono imperdibili per poi volgere verso sud in siti davvero poco frequentati ma interessantissimi e molto ben conservati come Sha'ab Jimna (pinnacolo in mezzo al mare), Sha'ab Anbar, Sha'ab Tawil. Itinerario dedicato a chi ha già fatto le immersioni del Nord
Classico ma anche a chi ama cose nuove e originali.
Itinerario sud di 2 settimane
Questo itinerario è davvero inedito e mai fatto finora. È stato testato da noi e quindi da quest'anno proposto. E' un itinerario sempre di 7 notti e la prima parte, come per il South Flavours, prevederà Sanganeb e Wingate Reef (relitto dell'Umbria) per poi proseguire decisamente verso sud verso Sha'ab Jimna (pilastro in mezzo al mare), Sha'ab Anbar, Sha'ab Tawil, Protector Reef (50 miglia dalla costa), Preserver Reef. In particolare questi due ultimi sono due reef davvero inesplorati e molto al largo nel profondo sud del Sudan. Siti tutti da esplorare ancora e da scoprire nella loro magnificenza.
Ci sono poi c'è sempre il Classico itinerario a Nord di 15 giorni, passando da Quita El Banna, si raggiunge l'isola di Sha'ab Baya. Si tratta di una zona ricca di attrattive e vale la pena di fermarsi almeno un paio di giorni, per poter visitare il Merlo reef, navigare verso il pinnacolo madreporico di Anga Rosh (la madre degli squali qui presenti a decine e di ogni specie).
Anche l'immersione a Mesharifa, il tempio delle mante, sarà indimenticabile, la realtà vi sembrerà un'illusione. Innocue e dolcissime, si danno convegno su questo basso fondale in gruppi numerosissimi, per andare a riprodursi; bastano maschera e pinne per avvicinarle e nuotare con loro.
Sulla via del ritorno, al tramonto all'interno dei reef che costeggiano Marsha Fijab, la baia dei delfini, si potrà lasciarsi suggestionare dalla presenza di centinaia di questi mammiferi che ci ammalieranno con i loro dolci richiami, mentre nuotano languidamente attorno alla nostra imbarcazione.
A richiesta si può dedicare l'ultimo giorno della vostra vacanza, ad un'interessante escursione alla città abbandonata di Suakin, antichissimo porto del Mar Rosso costruito con blocchi di roccia corallina.
IL RELITTO DELL' UMBRIA
Il relitto dell' Umbria fu esplorato per la prima volta da Hans Hass nel 1950 e da allora oltre a diventare una delle mete d'obbligo per tutti i subacquei che vengono in Sudan è diventato anche uno dei relitti più famosi del mondo.
L'Umbria, che era lunga 150 mt. e stazzava oltre le 10.000 T., si trovava all'ancora a Wingate Reef, poco a largo di Port Sudan. Il 10 Giugno del 1940, il giorno dopo l'entrata in guerra dell' Italia, per non cadere nelle mani della marina inglese, il Comandante Muiesan diede l'ordine di affondare la nave con il suo carico bellico di oltre 360.000 bombe, autoveicoli, cassette di spolette e munizioni destinate alle truppe Italiane dell' Africa Orientale.
Da allora il relitto giace sul fondo adagiato sulla fiancata sinistra, con le gruette delle scialuppe che ancora affiorano e che fungono spesso da ormeggio per i gommoni dei sub.
Data la non eccessiva profondità, tra pochi metri ed un massimo di 40, il relitto si può visitare in una sola immersione, anche se una visita più accurata richiede almeno due immersioni. I corridoi laterali sono pieni di glass fish ed a 24 mt. di profondità c'è una grossa falla sulla fiancata da cui si può accedere alle stive, ancora piene di munizioni e proiettili di cannoni. Ci sono molte bottiglie di vino e anche tre vecchie auto Fiat 1.100 perfettamente riconoscibili.
L'intero relitto è l' habitat ideale per molte specie tropicali fra cui impossibile notare la presenza di grossi pesci angelo. Proseguendo verso la prua si nota la grossa catena che termina con l' ancora ricoperta di concrezioni madreporiche e spugne colorate.
INFORMAZIONI UTILI
Formalità doganali: passaporto valido almeno 6 mesi oltre fine viaggio e visto Consolare – nessun visto di Israele sul passaporto
Vaccinazioni: non è necessaria alcuna vaccinazione ma si consiglia di consultare gli organi competenti prima della partenza
Lingua: la lingua ufficiale è l’arabo; l’inglese è parlato nelle aree frequentate dal turismo;
Valuta: la valuta utilizzata è il dollaro americano
Fuso orario: + 1 ora rispetto all’Italia
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